Questa splendida necropoli, uno dei siti più rinomati di Samarcanda, mette in mostra ricche piastrelle e una storia che risale al XIV secolo. Questa strada di mausolei è uno dei siti più amati di Samarcanda ed è composta da grandi tombe che ricordano palazzi decorati con brillanti esplosioni di colore e motivi geometrici che trasudano l’essenza dell’arte e del design dell’Asia centrale. Il nome significa “Tomba del Re Vivente” e ospita la tomba di Qusam del VII secolo, cugino del profeta Maometto. Molte di queste tombe sono state restaurate in modo controverso nel 2005, lasciando gran parte dei mosaici, delle maioliche e delle terrecotte come restauri e non nel loro stato originale. Shah-i-Zinda è un esempio di fama mondiale di un sito storico costruito ininterrottamente. Oltre 1.000 anni fa, è stato fondato con un singolo monumento religioso. Tra l’XI e il XIX secolo, moschee e mausolei sono stati aggiunti continuamente. Il risultato è un affascinante rimando incrociato di diversi stili architettonici, metodi e artigianato decorativo. Il paesaggio surreale fa un uso unico di linee geometriche combinate con piastrelle multi-motivo attorno a porte o torri risalenti a più di otto secoli fa, il tutto convergente in uno squisito impatto visivo.
Espansione dello Shah-i Zinde nel XIV secolo
Nel XIV secolo, sembra che una strada da ovest intersecasse lo Shah-i Zinda all’estremità nord e fornisse l’ingresso principale al sito proprio di fronte a uno dei nuovi mausolei, quello di Khwaja Ahmad (un sufi?), che risale al 1340. Mentre nel XVI secolo la sua cupola e le sue mura erano apparentemente crollate, apparentemente la lavorazione delle piastrelle attorno all’ingresso è originale ed è certamente una delle più sorprendenti dell’intero complesso. Qui vediamo esempi di terracotta smaltata profondamente incisa che continuò a essere popolare nel periodo timuride (vedi sotto per possibili influenze artistiche). Adiacente al mausoleo di Khwaja Ahmad a est c’è la tomba di una donna non identificata, risalente al 1361. Almeno una fonte indica che una delle prime mogli di Timur, Qutlugh Ata, fu sepolta qui. Che sia vero o no, si potrebbe supporre che qui sia sepolto qualcuno di veramente importante, data la posizione tra due dei più importanti santuari di figure religiose locali e posizionata in modo che la strada da ovest conducesse una persona direttamente al suo ingresso. L’ingresso conserva sorprendenti muqarnas decorati in terracotta e una varietà di stili calligrafici.